Ecologia: due prospettive da conoscere

Ecologia: due prospettive da conoscere. L’ecologia è una scienza i cui obiettivi e indirizzi si sono grandemente evoluti e modificati nel tempo, passando da un approccio antropocentrico alla valorizzazione dei sistemi complessi che mettono in relazione tutti gli esseri viventi. Due prospettive in particolare hanno giocato un ruolo chiave in questo cambio di paradigma: la teoria di Gaia e la filosofia della Deep Ecology (in italiano Ecologia Profonda). Vediamole insieme.

  • Teoria di Gaia

Non è un caso che questa teoria riprenda il nome dalla Dea della primordialità dell’antica mitologia greca. La teoria di Gaia, infatti, sostiene l’esistenza di equilibri basati su un “metabolismo della vita”, capace di regolare e autoregolarsi.

Ecologia: due prospettive da conoscere. Secondo la teoria di Gaia la biosfera sarebbe regolata da un unico super organismo capace di autoregolarsi, modificando le condizioni ambientali in base alle necessità. Con il fine ultimo di sostenere la vita sul pianeta.

Questa rete di interazioni equilibratrici si sarebbe sviluppata in un aumento costante di complessità e di valore nell’arco di diverse ere. La vita e il pianeta terra si sarebbero dunque evoluti insieme.

In effetti, è l’interazione tra miliardi di microbi e esseri viventi ciò che consente il mantenimento dell’atmosfera così come la conosciamo. Le sue stesse regole sono frutto di milioni di anni di evoluzione, stravolgimenti geologici, aggiustamenti necessari nella chimica dell’atmosfera. Questi cambiamenti sono strettamente legati alle popolazioni di viventi che abitano la terra, al loro numero e alle loro dinamiche di sopravvivenza.

I batteri, in particolare, costituirebbero una garanzia di equilibrio a lungo termine: organismi dalla popolazione quasi illimitata, in grado di modificarsi rapidamente e di “aggiustare” situazioni apparentemente compromesse (persino in condizioni di inquinamento chimico o nucleare).

Ecologia: due prospettive da conoscere. Il suolo è una risorsa preziosa e non rinnovabile proprio in virtù dei complessi meccanismi che concorrono alla sua formazione. In questo processo, i batteri svolgono un ruolo fondamentale. La nostra catena alimentare, senza di loro, sarebbe irrimediabilmente compromessa.

I batteri sono organismi che, non dimentichiamolo, vivono e prosperano ovunque. Sono responsabili di meccanismi indispensabili per la nostra salute e per la salute del cibo che ingeriamo. Trasferiscono informazioni genetiche svolgendo un ruolo fondamentale nell’evoluzione. Riciclano i rifiuti di altri esseri viventi. Insomma, regolano i cicli globali da cui dipendono tutte le altre forme di vita, animale e vegetale.

La teoria di Gaia fu elaborata per la prima volta dallo scienziato inglese James Lovelock nel 1979 ed è stata, da allora, ampiamente dibattuta e criticata.

Ora sembra trovare conferma nei più recenti studi sull’ecologia dei sistemi e, ancor di più, nelle ricerche sul ruolo del microbioma.

I batteri: alleati indispensabili anche per la salute umana.

Gli studi sul microbioma dimostrano che i batteri, in particolare quelli presenti nel nostro intestino, sulla superficie della nostra pelle e sulle mucose, influenzano non solo la nostra salute, aiutandoci a prevenire tumori e infezioni, ma persino la nostra psiche. In che modo? Modulando il sistema ormonale (alcuni batteri emettono “molecole segnale”, al pari di neurotrasmettitori e ormoni) e influenzando umore e pensieri. Essi svolgono, dunque, un ruolo regolatore ben più ampio di quanto in precedenza immaginato.

In quest’ottica, la Teoria di Gaia ha trovato nuova linfa vitale.

  • Ecologia profonda

L’ecologia profonda (in inglese deep ecology) è una filosofia che mette al centro la visione ecocentrica, facendo dell’etica ambientale il suo focus fondamentale. In netto contrasto, quindi, con una visione antropocentrica ed egocentrica, che ha sempre messo al centro i bisogni umani rispetto a quelli di altre specie e ha promosso un’idea di progresso basata sul dominio, anche a costo di compromettere la salute degli ecosistemi.

Il termine fu coniato dal filosofo norvegese Arne Næss nel 1973.

Ecologia: due prospettive da conoscere. La Deep Ecology si basa su una visione ecocentrica, rimette al centro delle discussioni sull’ambiente la natura stessa, unendo spiritualità, attivismo, promozione di obiettivi basati sulla qualità della vita e non sul PIL, con una forte critica al modello economico capitalista.

La deep ecology sostiene che la vita (umana e non-umana) abbia di per sé un valore intrinseco.

La biodiversità merita di essere difesa al di là delle logiche di convenienza e sfruttamento. Di fatto, l’attuale interferenza delle attività umane con il resto del mondo naturale si è spinta troppo in là.

Una transizione ecologica reale delle nostre economie dovrebbe perciò puntare su meccanismi virtuosi di decrescita, in netto contrasto con la concezione capitalista basata su bisogni indotti, progresso a tutti i costi e consumismo.

Poiché in natura tutto è collegato, non esiste possibilità di uno sviluppo infinito, squilibrato e incontrollato delle economie umane, se non a costo di una compromissione seria del sistema e delle nostre possibilità di sopravvivenza. Gli uomini, insomma, non hanno alcun diritto di impoverire la ricchezza del pianeta, al solo scopo di soddisfare i propri egoismi.

L’ecologia profonda domanda un ritorno ai bisogni reali dell’umanità: amore e affetti, senso di comunità, creazione artistica e ricerca spirituale. Spostando l’attenzione dai beni materiali alle relazioni.

Ecologia: due prospettive da conoscere. Per l’Ecologia Profonda la felicità è da ricercarsi al di fuori dagli schemi di competizione, sfruttamento, consumo e profitto.

La Deep Ecology promuove il minimalismo e una riduzione reale (lontana, perciò, dalla propaganda greenwashing dalla quale siamo invasi) del nostro impatto sul pianeta. Ci invita, insomma, a tornare a focalizzarci su un’autentica sostenibilità e sul benessere psicologico e sociale degli individui e delle comunità.

 

 

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Anna Stella Dolcetti si è formata in Economia e Management presso la Luiss Business School, specializzandosi in Green Marketing all’Imperial College di Londra. Scrive di ambiente, economia e sostenibilità per riviste e quotidiani nazionali. Laureata in Lingue e Culture Orientali, è insegnante di Yoga certificata Yoga Alliance RYT-500