Mariaclara Menenti Savelli

Nata da una famiglia di lunga tradizione aristocratica, cresciuta immersa tra storia, arte e libri, si è laureata cum laude in Letteratura moderna e contemporanea con una tesi sperimentale in Storia dell’Arte sulla Teoria della mente applicata alla ritrattistica manierista. Per oltre 25 anni è stata redattore e docente per Bibenda Editore. Ha curato l’introduzione a diversi saggi e romanzi, tra cui “La parola sdillabbrata”, un saggio dedicato all’opera Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo. Scrittrice e cultrice degli intrecci tra arte, matematica e letteratura. I suoi studi più recenti si concentrano sulla scrittura per livelli e sulla narrativa visionaria nel contesto europeo, statunitense e nipponico, con particolare attenzione all’opera di L.Carroll, H.Murakami, Y.Mishima, N.Hawthorne, J.L.Borges e D.F.Wallace. Da oltre 20 anni scrive, lavora e insegna nel campo della comunicazione. È inoltre un naso dei profumi, degustatore e docente Wine Master FIS.

Anna Stella Dolcetti

Anna Stella Dolcetti si è laureata in Lingue e Culture Orientali presso l’Università La Sapienza di Roma con la Professoressa Donatella Rossi, con una tesi in Religioni e filosofie dell’Asia Orientale focalizzata sull’analisi critica dello Yuktisastikakarika di Nagarjuna, un testo di logica filosofica sul concetto di vacuità e interdipendenza dei fenomeni, alla base della visione ecologica buddhista. Durante il corso degli studi ha integrato il percorso classico di lingua e cultura cinese e tibetana con lo studio del mondo storico e filosofico giapponese e indiano. Sua area di interesse principale è quella del Buddhismo Mahayana.

Amante della scrittura sin da giovanissima, si è diplomata in comunicazione presso l’Istituto Europeo di Design, proseguendo gli studi universitari in International Management presso la Luiss Business School di Roma e specializzandosi poi in strategie sostenibili presso l’Imperial College di Londra, dove ha approfondito le materie dell’economia circolare, dei modelli trasformativi e rigenerativi e del green marketing.

Ha lavorato come brand manager in grandi aziende multinazionali, dove si è occupata anche di scrittura scientifica, di sostenibilità e di ecologia della mente applicata ai modelli di leadership, continuando a svolgere ricerche nell’ambito delle connessioni tra visioni orientali ed ecologia profonda e a formarsi nell’ambito della valorizzazione e della conservazione del patrimonio ambientale, diplomandosi in Biodiversity Management e gestione delle aree protette presso l’EIIS e il WWF e in giornalismo ambientale presso la Scuola di Ecologia. Ha esplorato, inoltre, il ruolo e l’impatto delle nuove tecnologie sulla società, occupandosi di Big Data, AI e blockchain, arrivando rispettivamente finalista e vincitrice ai concorsi The Mark Challenge della University of Monaco e Data Girls della Luiss.

È co-founder del progetto Kressida e docente di nature writing. I suoi articoli a tema ambientale sono apparsi su diverse riviste, magazine e quotidiani, tra cui Sapereambiente e l’inserto “Terra” di Huffpost Italia.

È insegnante certificata Yoga Alliance RYT-500, specializzata in Ashtanga VinyasaAryoga Yoga. Avvicinatasi alla dieta vegetale oltre 20 anni fa, è appassionata di alimentazione naturale.

Marianna Rozzarin

Marianna Rozzarin si è laureata in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Padova. Da sempre innamorata del mondo dei numeri, della musica, del movimento del corpo e della meraviglia della Natura, sin da bambina si dedica allo studio della danza e del pianoforte, passioni che la accompagneranno per tutta la vita. Musica e danza, attraverso ritmo e armonie, sono per lei potenti strumenti di connessione interiore.

Dopo la laurea, inizia la sua professione di consulente manageriale. Per sette anni partecipa a progetti di reingegnerizzazione e ottimizzazione dei processi e implementazione di nuovi sistemi informativi. Immersa in un ruolo che le permette di fondere il mondo della logica e dei numeri con la sua propensione a promuovere il benessere delle persone anche all’interno di un gruppo di lavoro – riconoscendo e valorizzando le potenzialità di ogni individuo -, ha modo di crescere e maturare, sia da un punto di vista professionale che umano.

Nel 2005 incontra lo Yoga e la meditazione della tradizione Himalayana e infine lo Zen Shiatsu, iniziando percorsi di studio, ricerca, scoperta e crescita che continuano ancora oggi.

Dieci anni fa mette per la prima volta piede in India. Quell’incredibile viaggio nel nord del Paese la porterà a rovesciare le sue prospettive fino a decidere di cambiare la propria storia, riconoscendo la necessità di un ritmo di vita più lento, a contatto diretto con la natura. Si trasferisce così prima in Alta Austria, in una località lontana dalle grandi città e immersa nelle verdi colline a nord di Salisburgo e poi in Alto Adige, dove risiede tuttora a due passi da boschi, corsi d’acqua e alte montagne, i quali le offrono la possibilità quotidiana di scoprirsi e scoprire l’essenza di ciò che chiamiamo Vita.

La fusione della pratica di Yoga e meditazione con l’esperienza di una vita in natura, nella scoperta e nel rispetto di ogni essere vivente, rappresenta il cardine su cui si basa la sua intera esistenza.

 

Franco Ernesto Leone

Franco Ernesto Leone (Franco Leone) nasce a Colleferro, in provincia di Roma, il 25 Dicembre, simbolicamente sotto l’influenza del solstizio d’inverno (almeno stando al vecchio calendario giuliano).

Catturato dal cosmo, dalle sue realtà e dai suoi affascinanti segreti la notte dell’allunaggio del 20 luglio 1969, dopo la maturità scientifica si laurea in Astrofisica presso l’università La Sapienza di Roma con una tesi di Meccanica Celeste riguardante i moti del pianeta Mercurio e le sue caratteristiche fisiche (strutture superficiali, atmosfera, ipotesi sull’interno e campo magnetico), nonché sull’unica (all’epoca) missione ad aver studiato il pianeta da vicino grazie alla sonda Mariner 10. Rimane affascinato da un pianeta la cui dinamica è praticamente unica nel sistema solare: per la risonanza spin orbita 3:2, per la quale ogni tre rotazioni su sé stesso compie due rivoluzioni intorno al Sole, con una precisione di una parte su diecimila – fenomeno spiegabile con la meccanica pre-relativistica, sia pure con strumenti matematici complessi – e per  l’avanzamento del perielio, per il quale a ogni orbita, il punto di massimo avvicinamento al Sole cade un po’ più avanti rispetto all’orbita precedente, quantità molto piccole per tempi brevi, non completamente spiegabili se non ricorrendo alla teoria della relatività generale.

Franco Ernesto Leone è oggi divulgatore scientifico e docente in corsi, eventi, laboratori, conferenze, serate osservative e seminari dedicati ai tanti misteri dell’universo.

Le sue ricerche si concentrano sullo studio della volta celeste in epoche passate, unendo la competenza scientifica alla passione per la storia. Appassionato di cinematografia e letteratura horror – H.P. Lovecraft e Edgar Allan Poe i suoi autori preferiti –  è amante del mondo naturale in tutti i suoi aspetti.

Giorgio Galetto

Giorno Galetto è nato a Latina e vive attualmente a Roma. Si è laureato in Lettere presso l’Università La Sapienza di Roma con Walter Pedullà, con una tesi su Massimo Bontempelli.

Tra il 2005 e il 2013 ha vissuto e lavorato come docente a Ferrara, dove si è specializzato nel 2007 nell’insegnamento delle lettere classiche, in provincia di Sondrio e a Roma, dove risiede e lavora dal 2014 come docente di ruolo nei Licei. Ha conseguito un Dottorato in Scienze del testo nel 2014 presso l’Università di Cassino con una tesi su Guido Morselli.

Successivamente ha collaborato con “L’Illuminista”, rivista del dipartimento di Italianistica de La Sapienza. Si occupa in modo particolare di letteratura italiana del ‘900 e ha pubblicato diversi saggi in rivista.

Le sue ricerche si concentrano sugli scritti inediti di Morselli, sui rapporti dell’autore col mondo intellettuale contemporaneo e con l’editoria, e sulla sua fortuna postuma. Sua sfera d’interesse è anche la letteratura più recente, con gli ultimi esiti del romanzo tra autofiction, transmedialità e letteratura di genere. Ha organizzato e partecipato a reading e presentazioni di libri. Sue poesie e racconti sono stati pubblicati in raccolte e riviste on line. Appassionato di letteratura, ama molto anche cinema, musica e teatro.

Tra le pubblicazioni recenti:

Bontempelli e il Sudamerica, “L’Illuminista”, 2006

Lo zoom su Mussolini e Giulio Cesare, in AAVV, Morselli. Un Gattopardo del Nord. 2016

I confini di Crisopoli. L’esilio dalla vita di Guido Morselli, in AAVV, Atti del XX Convegno Internazionale della MOD. 2018

Le brave borghesi di Morselli in AAVV, Atti del XXI Convegno Internazionale della MOD. 2019

Le donne di Morselli. L’Io narrante femminile nei “Racconti” e la concinnitas morselliana. 2020

Claudio Simoncini

Laureato in Psicologia presso l’università di Firenze, ha conseguito un Dottorato in Neuroscienze presso l’università Aix-Marseille in Francia. Ha lavorato come ricercatore in Neuroscienze del sistema visivo presso l’Università degli Studi di Firenze, il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) di Marseille, l’Université Aix-Marseille e The University of Chicago negli Stati Uniti.

“Mi hanno chiesto di spiegare cosa sia per me la scrittura. Tuttavia, sebbene abbia cognizione di ciò che essa sia, almeno per me, nel tentativo di spiegarla agli altri, improvvisamente, mi sono reso conto di non riuscire più a definirla, parafrasando Sant’Agostino quando parlava del tempo. Tempo e scrittura, scrittura e tempo, di questo posso parlare. Come il tempo è misurabile in secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni e così via, essa è misurabile in lettere, parole, frasi, paragrafi, testi, libri. Come il tempo, essa raggiunge l’infinito, si estende nell’ovunque, nell’altrove. Come il tempo, essa si fa spazio. Proprio come il tempo, la scrittura è espressione della nostra esistenza, del nostro pensiero, del nostro linguaggio. Per concludere: è difficile, quindi, per me, ma forse per tutti, definire con sicurezza cosa sia la scrittura, anche se so, sappiamo con certezza, cosa essa NON è, proprio come nel caso del tempo, perché essa è tempo stesso, anche se spesso ce ne scordiamo e la consideriamo un mero passatempo.”

Tra le sue pubblicazioni scientifiche più recenti:

Oculometric signature of switch into awareness? Pupil size predicts sudden insight whereas microsaccades predict problem-solving via analysis C Salvi, C Simoncini, J Grafman, M Beeman, NeuroImage 217, 2020

Dynamic non-linear interactions serving speed estimation inferred from channel interactions during ocular following GS Masson, N Gekas, AI Meso, C Simoncini, P Mamassian, Journal of Vision 19 (10), 2019

Spatiotemporal filter for visual motion integration from pursuit eye movements in humans and monkeys T Mukherjee, B Liu, C Simoncini, LC Osborne, Journal of Neuroscience 37 (6), 2017

Shared sensory estimates for human motion perception and pursuit eye movements T Mukherjee, M Battifarano, C Simoncini, LC Osborne, Journal of Neuroscience 35 (22), 2015

Tutti i contributi scientifici:

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Stefano Brega

Nato a Roma, vive attualmente nella capitale.

Una localizzazione geografica e una temporale che danno qualche indizio ma che non determinano le caratteristiche dell’autore. Una migliore definizione potrebbe essere data dalla sensazione. Una vaga intuizione che ha percorso l’autore per i primi decenni della sua vita e che ha stentato a concretizzarsi in una idea intelligibile, fino al fortuito incontro con la Filosofia che ha condotto poi l’autore a laurearsi nella disciplina, specializzandosi in Filosofia del Linguaggio e nelle teorie della Conoscenza. I suoi studi sono continuati negli anni, concentrandosi sull’analisi della realtà e su come questa venga costruita e interpretata. Da queste analisi sono scaturite una serie di teorie filosofiche.

Ma una tesi sistematica non è l’unico modo per poter esprimere una dottrina. Altre forme di comunicazione possono apportare differenti punti di vista e la narrativa è l’aspetto che maggiormente ha permesso all’autore di trovare altre prospettive e di approfondire ancora di più la sua analisi filosofica. La forma del romanzo dà la possibilità di moltiplicare le rappresentazioni e di confrontarsi quindi con nuove idee che approfondiscono la teoria stessa e gli permettono di progredire fino alla determinazione definitiva.